Segni particolari: raro e aggressivo. La carta d’identità del linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) restituisce un tipo di tumore tutt’altro che benigno. Per fortuna negli ultimi anni il bagaglio di conoscenze su questo linfoma si è di molto allargato e, grazie alla ricerca, un nuovo schema terapeutico è stato introdotto nella pratica clinica e sta incrementando la sopravvivenza senza tumore dei pazienti. È un risultato di valore che, al di là delle emergenti terapie avanzate, invita a non perdere fiducia nella chemioterapia quale principale opzione nella al DLBCL.

I SINTOMI

In quarant’anni la medicina ha compiuto enormi balzi avanti nella cura dei linfomi non-Hodgkin, categoria di tumori a cui appartiene anche il linfoma diffuso a grandi cellule B, aumentando i tassi di sopravvivenza e restituendo ai malati una qualità di vita più elevata. La direzione di questo viaggio è stata tracciata dalla biologia dei linfomi, che medici e ricercatori hanno esplorato e sviscerato nei dettagli anche per merito dell’innovazione in genetica e biologia molecolare...