Associazione contro la leucemia e le altre emopatie maligne per la ricerca clinica e la terapia domiciliare

La leucemia è un tumore del midollo osseo che impedisce la normale produzione delle cellule del sangue.

Il termine leucemia significa “sangue bianco”: questa dizione nacque dall’osservazione del sangue prelevato da un paziente che aveva un elevata concentrazione di globuli bianchi.

Le forme di questa malattia sono varie: acuta e cronica, mieloide e linfoide che hanno un problema comune: l’invasione del midollo osseo da parte di cellule tumorali.

Quando compare la leucemia, lo spazio che rimane degli elementi midollari sani diminuisce e si riduce la produzione delle cellule del sangue. Ciò porta a gravi conseguenze: anemia (per la mancanza dei globuli rossi), infezioni (per la mancanza di globuli bianchi) ed emorragie (per la mancanza di piastrine).

Il midollo osseo invece è un tessuto da cui nascono tutte le cellule del sangue e cioè i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine; è contenuto nelle cavità  delle ossa, in particolare delle ossa brevi (bacino, cote, sterno, ecc.).

Le cellule del sangue, prodotte nel midollo immesse in circolo, originano dalle staminali, che hanno la caratteristiche di riprodursi a un ritmo estremamente intenso e a differenziarsi nelle varie linee sanguigne.

Le cellule staminali sono piuttosto scarse ma, oltre possedere un’attività  riproduttiva enorme (ogni giorno generano 200-400 miliardi di cellule nuove) sono in grado di replicarsi così il loro numero resta invariato durante tutta la vita, anche se dovessero in parte venire prelevate da un’ipotetica donazione.

 

Trapianto di midollo

Per trapianto di midollo osseo (TMO) si intende la rigenetazione di un midollo osseo malato o non funzionante, grazie alle cellule staminali sane in grado di ricostruire le normali funzioni ematologiche e immonulogiche. il TMO può essere autologo (trapianto di midollo dello stesso paziente dopo opportuno trattamento) o allogenico (trapianto di midollo da un donatore sano), in quest’ultimo caso (TMO allogenico) è indispensabile reperire un donatore con caratteristiche genetiche simili a quelle del ricevente. Il TMO allogenico consiste principalmente in due fasi:

     

    • la prima mirata: ovvero se la patologia è maligna, alla distruzione delle cellule midollari del paziente con farmaci particolari e/o radiazioni;

     

    • la seconda consistente nella ricostruzione del patrimonio midollare del paziente, tramite l’infusione, per via endovenosa (in maniera del tutto simile a una normale trasfusione), delle cellule staminali prelevate dal donatore; queste cellule riescono, infatti, a trovare da sole la strada per colonizzare la sede ossea di loro competenza e iniziare a produrre i normali elementi cellulari del sangue.

     

    Molte malattie ematologiche, fino a ieri considerate letali, possono oggi essere aggredite e trattate con la terapia trapiantologica. Quanto più il trattamento è precoce e le condizioni cliniche del paziente buone, tanto più i risultati sono positivi e portano a guarigione.

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