L’ordinamento giuridico nostrano sancisce a livello costituzionale l’importanza dell’uomo come individuo sociale. L’art. 3 della Carta fondamentale recita, infatti: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Re-pubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”. Questo dettame Costituzionale deve tradursi in norme statali che, avendo l’alto fine di realizzare quell’uguaglianza, aiutino gli individui portatori di minorazioni garantendogli – ad ogni effetto di legge -parità di diritti e dignità sociale.
1. Che cos’è la Legge 104?
Con il temine “Legge 104” si intende la legge quadro risalente al febbraio del 1992 emanata dal legislatore per dettare, all’interno dell’ordinamento, i principi generali inerenti “diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata” (art.2 L.n.104/1992)