La leucemia linfatica cronica è un tumore ematologico, caratterizzato dall’accumulo anomalo nel sangue di linfociti B. E’ una malattia che progredisce lentamente con il tempo ed è la forma di leucemia più comune negli adulti. Ogni anno in Italia si stimano 3000 nuovi casi. Molti pazienti non presentano sintomi e arrivano al momento della diagnosi in seguito a controlli eseguiti per altri motivi. Oggi la prima linea di trattamento prevede farmaci biologici mirati. La combinazione di due farmaci (zanubrutinib e venetoclax) aumenta la sopravvivenza della leucemia linfatica cronica. Lo ha annunciato la casa farmaceutica BeOne Medicines presentando i nuovi dati dello studio Sequoia che attualmente è in fase 3, al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology che si tiene a Chicago. I risultati di questo studio indicano che il trattamento con questi due farmaci porterebbe a un aumento della sopravvivenza. La sopravvivenza di questo tumore è variabile. In alcuni pazienti può esserci un peggioramento ed essere più breve, soprattutto in pazienti con mutazioni gravi. L’impiego di questi due farmaci potrebbe migliorare la gestione della malattia e determinare la sopravvivenza anche in pazienti difficili. Grazie a questa combinazione, sale la possibilità di sopravvivenza libera da peggioramento della malattia, in tutti i pazienti con leucemia linfatica cronica...