La Commissione Europea ha approvato per blinatumomab in monoterapia un’estensione delle indicazioni, che include pazienti adulti con leucemia linfoblastica acuta (LLA) da precursori delle cellule B positiva per CD19 negativa per il cromosoma Philadelphia (Ph-) in prima o seconda remissione completa con malattia residua minima (MRD, minimal resi-dual disease) maggiore o uguale allo 0,1%. La LLA è un raro tumore ematologico a rapida progressione, che insorge in adulti e bambini.In merito all’epidemiologia di questa malattia, si tratta della più frequente leucemia dell’età pediatrica, con un picco di incidenza nei pazienti di età fino a 4 anni. A questo primo picco fa seguito una progressiva riduzione fino alla fase d’età più avanzata quando, dopo i 70 anni, si osserva un se-condo picco di incidenza. L’approvazione di blinatumomab si basa sui dati dello studio di fase II BLAST, condotto in pazienti con LLA alla diagnosi e recidivante/refrattaria, e rappresenta la più ampia sperimentazione clinica prospettica sulla LLA MRD positiva mai condotta. «Questa approvazione rappresenta un cambio di paradigma nella gestione della LLA nell’Unione Europea e fa di blinatumomab il primo e unico tratta-mento con autorizzazione all’immissione in commercio a includere l’indicazione per la MRD», ha dichiarato David M. Reese, MD, Vicepresidente esecutivo di R&D presso Amgen. «Siamo lieti che la Commissione Europea abbia riconosciuto il valore di blinatumomab per i pazienti che vivono con la LLA, e siamo orgogliosi di mantenere il nostro impegno nel perseguire scoperte innovative che possano trasformare la vita dei malati di tumore».